lunedì 13 giugno 2011

Racconti, relazioni, poesie e...di tutto un po'


Uscita nel centro storico di Genova

La stessa uscita raccontata da diversi punti di vista...

Oggi con i miei compagni di classe e le professoresse siamo andati a visitare il centro storico di Genova, che è il più grande d’Europa. Dopo un breve tragitto col bus siamo giunti in piazza De Ferrari dove abbiamo incontrato la guida che ci ha descritto brevemente i palazzi che si affacciano sulla piazza: il teatro Carlo Felice e palazzo Ducale.

La guida ci ha mostrato la carta di Genova e ci ha fatto vedere alcuni luoghi importanti del centro storico, come via San Lorenzo, Via Garibaldi e Piazza Caricamento.

Ci ha spiegato che nel sottosuolo di palazzo Ducale si trovavano delle cisterne; poi abbiamo visitato Porta Soprana, le principali vie di ingresso alla città del medioevo per chi arrivava da Levante. La porta ha delle feritoie,dei merli in cima alle mura e, come difesa, delle punte sulla porta per distruggere gli arieti e un’apertura per gettare l’olio bollente contro i nemici e per spaventarli tenevano su un gancio una persona impiccata. Nel castello del vescovo, invece, le mura sono tenute insieme da ferri, e sulla torre vi era una sentinella che faceva la guardia.

di Davide Mariotti

Con la mia classe, oggi siamo andati a visitare il centro storico di Genova, il più grande e ben tenuto di tutta Europa.

Abbiamo preso l’autobus e siamo arrivati in piazza De Ferrari dove ci attendeva la nostra guida Rosaleen. In quell’enorme spiazzo spiccavano vari monumenti come il palazzo della Borsa, il teatro Carlo Felice, ma il più imponente era il PALAZZO DUCALE dove, in epoca medievale, viveva il Doge e adesso si tengono mostre e congressi.

Entrando si notava, guardando in alto, la torre Grimaldina che, all’epoca, fungeva da carcere politico.

Quando siamo usciti fuori abbiamo osservato l’altra facciata del Ducale, in stile neo-classico.

Quindi ci siamo diretti verso PORTA SOPRANA e, osservandola dall’esterno, abbiamo notato alcuni particolari: due torri slanciate, di forma semicircolare racchiudeva un tempo una porta ormai tolta.

I “carruggi” lì intorno erano abbondanti e noi ci recammo in questi piccoli violetti, con case alte e strette, per andare in PIAZZA SANT’AGOSTINO, dove era rappresentata, in un piccolo busto, GIANO BIFRONTE il dio da cui avrebbe preso il nome la nostra città; ma ci sono altre ipotesi.

Siamo giunti davanti ad una chiesa in stile ROMANICO-GOTICO: lo stile romanico si riconosce dagli archi arrotondati mentre quello gotico dall’alternanza dei colori nero e bianco e dagli archi appuntiti.

L’interno anch’esso si alternava di questi due stili. La chiesetta racchiudeva alcuni dipinti.

Infine ci recammo sotto TORRE EMBRIACI, l’unica a non avere subito cambiamenti nel corso della sua storia.

Dopo una giornata così faticosa non poteva mancare una striscia di focaccia ciascuno e il ritorno a scuola.

di Gaia Burlando e Andrea Plovino

Oggi con la classe sono andato a visitare il centro storico di Genova Con una guida. Inizialmente abbiamo visitato Palazzo Ducale, dove il DOGE la suprema autorità di Genova. Questi, teneva imprigionati i nemici catturati, nella torre più remota del castello per tenerli d’occhio. In seguito siamo andati nei vecchi “CARUGGI”i nostri vicoli, che sono un labirinto di stradine che costruite in mezzo ai palazzi nell’ antica città di Genova. Abbiamo visto Porta Soprana che permetteva l’ingresso alla città di Genova, l’altra porta è Porta di Vacca che permetteva l’entrata in città arrivando dal mare. Sopra le porte c’erano dei grossi ganci di ferro che servivano per impiccare i prigionieri condannati a morte. In una piazza all’interno dei vicoli, abbiamo visto la statua del dio Giano bi fronte figlio di Apollo rappresentato con una testa a due facce, una rivolta verso il mare e l’altra verso i monti. IL nome Giano è stato dato anche a un molo in porto vicino ai bacini di carenaggio. Andando avanti siamo arrivati alla chiesa di San Donato e la guida ci ha spiegato che era stata costruita in stile romanico e gotico. Dopo una dura salita siamo arrivati alla torre di Guglielmo Embriaco che è la torre più alta di Genova.Passeggiando per i vicoli, abbiamo raggiunto un panificio e abbiamo la celebre focaccia genovese.

di Marco Capurro e Matteo Macciò